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L'esperienza della pena attraversa l'esistenza di molte donne e molti uomini. C'è una pena che viene arrecata con gesti d'offesa e ingiusti, una pena sofferta per ciò che si è subito e una pena cui si è costretti, condannati, come esito di un reato. La pena segna certo la perdita dell'innocenza, eppure uomini e donne non innocenti sono capaci di riscattarsi, di rigenerare legami, di vegliare e di iniziare di nuovo. Lo fanno attraverso tessiture personali ed esistenziali, attraverso difficili passaggi nell'esecuzione penale, nella sofferenza, nella cura. Aprendo esperienze nuove di legame e di vita comune. I testi raccolti in questo volume sono nati accanto alle persone coinvolte nelle esperienze della pena. Parlano di storie di vita e di relazioni ferite, di prossimità e di familiarità difficili, e preziose, di esercizi professionali delicati e faticosi e di esperienze di impegno civile e volontario. Sono pagine legate a pratiche, frutto di uno sguardo che incrocia, in una prospettiva fenomenologica, la pedagogia e l'antropologia con la filosofia morale e la politica.